L'assegnazione degli alloggi popolari è una misura di sostegno fondamentale per garantire il diritto all'abitazione, soprattutto per le famiglie a basso reddito o in situazioni di vulnerabilità. I comuni italiani adottano specifici criteri per stabilire l'idoneità dei richiedenti e l'ordine di priorità nelle assegnazioni. Ecco i principali:
Il reddito familiare annuo è uno dei criteri primari. Generalmente, viene definito un limite massimo di reddito per accedere al programma di alloggi popolari, calcolato sulla base dell'ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).
La dimensione e la composizione della famiglia sono fattori rilevanti. Famiglie numerose, con minori, persone disabili o anziani, possono avere diritto a una priorità nell'assegnazione degli alloggi.
Le condizioni abitative attuali del richiedente influenzano la valutazione. Situazioni di sovraffollamento, inadeguatezza dell'abitazione o la presenza di barriere architettoniche per familiari disabili sono considerate per stabilire la necessità di un alloggio adeguato.
Casi di particolare vulnerabilità sociale, come vittime di violenza domestica, persone senza dimora, o soggetti con problemi di salute gravi, possono ricevere una priorità nell'assegnazione.
La residenza nel comune o nella regione per un periodo minimo, spesso definito dai bandi di assegnazione, può essere un requisito. Alcuni comuni potrebbero anche valutare il legame lavorativo con il territorio.
Per presentare la domanda di assegnazione di un alloggio popolare, i richiedenti devono compilare i moduli forniti dall'ente locale e allegare la documentazione necessaria per attestare la situazione reddituale, familiare e abitativa. Si raccomanda di consultare il sito web del proprio comune o di contattare gli uffici preposti per ottenere informazioni aggiornate sui criteri specifici di assegnazione e sulle modalità di presentazione delle domande.